Riassunto del manuale di Pietro Perlingieri

Per facilitarti lo studio del diritto ho scritto il riassunto del manuale intitolato ” Istituzioni di Diritto Civile ” di Pietro Perlingieri (ultima edizione).

Il riassunto del manuale di P. Perlingieri potrà esserti utile  per una rapida ed efficace ripetizione.

Tuttavia se hai poco tempo per studiare, ti assicuro che  il riassunto del libro  ” Istituzioni di Diritto Civile ” di Perlingieri è sostitutivo del manuale.

In questo articolo potrai leggere alcune pagine del riassunto del manuale di P. Perlingieri ” Istituzioni di Diritto Civile “. 

Parte prima: Nozioni introduttive e principi fondamentali

A. Realtà sociale e ordinamento giuridico.

Norme e comportamento. Le norme sono strumenti di valutazione del comportamento, che può essere giudicato giusto o ingiusto, morale o immorale, lecito o illecito.

Valutare un comportamento equivale a dare un giudizio: questo giudizio è fondato o infondato, a seconda se è giustificato da una norma.

Il linguaggio delle norme è dunque prescrittivo e non descrittivo, cioè comunica valutazioni che vietano o permettono comportamenti, ma non descrivono eventi o emozioni.

La valutazione del comportamento è la funzione costante delle norme: ciascuna di esse è portatrice di una regola e ciascuna è connessa all’ altra. Le norme assumono diverse tipologie in base alle materie che disciplinano: es. le norme di organizzazione dell’impresa, le norme come regole costitutive e come regole di condotta di comunità.

  1. Diritto, morale e regole non giuridiche. Il compito del diritto è di prevenire e sciogliere i conflitti sociali; esso si basa su un consenso morale di fondo. Quando la norma è rilevante non basta lasciarla alla mera esecuzione della moralità, ma essa viene trascritta per essere applicata. Il diritto e la morale nella maggior parte dei casi sono complementari: quanto al contenuto, la differenza sta solo nel fatto che nel diritto vi è la necessità di definire in anticipo la fattispecie da regolare, quali siano le sanzioni, fissare il risarcimento, ecc…: quanto alla forma, le regole morali non sono rispettate se manca la convinzione interiore di chi agisce, per le regole giuridiche basterebbe invece l’osservanza esteriore del comando, il timore della sanzione. Questo collegamento tra diritto e morale non è sempre verificato, in quanto in alcune fattispecie il diritto e la morale entrano in conflitto (es: l’aborto).
  2. Sistema, gerarchia, bilanciamento dei poteri. Ogni norma è applicabile alle ipotesi (fatt. concrete) che rientrano nel suo ambito di valutazione
    (fatt. astratte).
    Il sistema giuridico è il diritto, l’insieme dei principi, delle regole e delle norme; esso è aperto, cioè mutabile in relazione alle nuove esigenze e alle nuove fattispecie.
    Sappiamo che la regola è realizzazione del principio, ma nel caso in cui nell’ ordinamento manchino le regole esplicite corrispondenti, un principio è direttamente applicabile.
    Ogni norma che entra a far parte del sistema può mutarne l’assetto: l’unico limite è dato dal rispetto delle regole sulla produzione legislativa e dalla rigidità della Costituzione.
    Nella risoluzione di una fattispecie non vi è soltanto un concorso di principi, ossia un richiamo alla pluralità di esigenze, ma anche un concorso di regole, cioè quando due o più regole sono applicabili alla medesima fattispecie concreta.
    Quando una regola entra in conflitto con un’altra si ha il conflitto di regole: è ciò che accade quando una regola proibisce un comportamento che l’altra impone…
  3. Diritto e potere. Il potere è la capacità di persone di influenzare il comportamento umano. In una realtà sociale dove vige la pari dignità, il potere è giustificato e rispettato mediante le norme.
    Ma è la stessa norma ad attribuire un potere; chi rispetta la norma è in una situazione di potere: nessuno può ostacolarlo o sanzionarlo.
    Chi formula ,invece, le norme ha il potere di distribuire il potere.
    La sovranità è il potere che non riconosce altro potere al di sopra del suo.
    Affinché la comunità si costituisca in ordine politico, un potere deve affermarsi come sovrano, dotato di autonomia, sì da non riconoscere alcun altro potere al di sopra di sé e da istituire poteri settoriali e locali soltanto entro un ambito da sé stesso delineato. Un potere siffatto è manifestazione di sovranità.

B. Fonti del diritto

Gerarchia e competenza. 

  • Le fonti del diritto sono gli atti o i fatti considerati dall’ ordinamento idonei a creare, modificare o estinguere le norme giuridiche. La fonte è il fatto o atto mediante la cui interpretazione viene determinata la norma; le fonti sono a loro volta individuate da altre norme. Quando lo Stato decentra i suoi poteri ad entità autonome, ad es. enti locali o sovranazionali che dettano norme immediatamente vigenti nello Stato (norme della CE) e che legiferano in virtù di un potere proprio, si produce un pluralismo di fonti. Sappiamo che ogni norma è posta da una superiore, quindi esiste una gerarchia così strutturata:
  • fonti costituzionali (Costituzione e leggi costituzionali);
  • fonti comunitarie (atti normativi dell’UE) fonti internazionali;
  • fonti primarie (leggi ordinarie statali, decreti legge e decreti legislativi, regolamenti parlamentari, referendum e leggi regionali);
  • fonti secondarie(regolamenti amministrativi);
  • fonti terziarie (consuetudini, ecc…).

Fatto, effetto, situazione soggettiva e rapporto.

Fatto è l’evento o lo stato dal quale deriva una conseguenza giuridica.

Effetto è la conseguenza giuridica che si collega al fatto; gli effetti sono di tre specie: costitutivi, modificativi, estintivi.

La situazione soggettiva è ciò che si costituisce o si modifica: il fatto è ciò che ha come effetto la nascita, la modificazione o l’estinzione di una situazione soggettiva.

Rapporto giuridico è la relazione tra due situazioni soggettive correlate.

Dato che la norma è lo strumento della valutazione del comportamento umano, bisogna definire il comportamento rispetto alla norma e la posizione del soggetto: se bisogna pretendere un comportamento o lo si deve tenere, è la norma che lo decide.

La situazione del soggetto rispetto alla norma è di potere (situazione attiva) o di dovere (situazione passiva): dovere e potere non sono mai assoluti, infatti vi sono momenti di prevalenza di uno o dell’altro.

Il soggetto che può o deve agire è il titolare della situazione soggettiva: il legame tra soggetto e situazione è la titolarità

Fatto, atto e negozio.

Fatto giuridico è ogni accadimento naturale o umano al verificarsi del quale l’ordinamento ricollega qualsiasi effetto giuridico costitutivo, modificativo o estintivo del rapporto giuridico.

Il fatto giuridico può essere naturale, quando non è prodotto dalla volontà umana, ma dalla natura (es: temporale); può essere umano, quando è prodotto dall’ uomo ed è qualificato come atto giuridico.

Gli atti a loro volta si distinguono in atti giuridici in senso stretto e in negozi giuridici.

Nell’ atto in senso stretto esiste una consapevolezza dell’atto, ma non l’intenzione di produrre effetti; nel negozio esiste non soltanto la consapevolezza, ma l’intenzione di produrre effetti giuridici.

Il negozio è espressione del potere riconosciuto ai privati di autoregolamentare i propri interessi (Autonomia Negoziale), potere che si estrinseca in modi diversi:

  1. libertà di concludere l’atto;
  2. libertà di scegliere l’altra parte;
  3. libertà di fissare il regolamento.

A volte però l’ordinamento interviene, limitando queste libertà.

Il negozio può essere:

− tipico, se è uno schema già disciplinato dal legislatore;

− atipico, in tal caso il potere di autonomia si concretizza anche nel potere di creare nuovi schemi purché realizzino interessi meritevoli di tutela…

 

Come avrai notato questi sono solo alcuni capitoli e relativi paragrafi del riassunto del manuale ” Istituzioni di Diritto Civile ” di P. Perlingieri.

Ho elaborato  anche una sintesi particolare dei «Contratti» .

Se ti occorre il riassunto completo telefona al nr. 347 77 18 056, ti risponderà il prof. Giovanni Tanese oppure compila

il seguente form di contatto:

Alla seguente pagina di contatti

 

 

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