Traduzione letterale dell’ orazione ” Contro i mercanti di grano ” di Lisia
[1] Πολλοί μοι προσεληλύθασιν, ὦ ἄνδρες δικασταί, θαυμάζοντες ὅτι ἐγὼ τῶν σιτοπωλῶν ἐν τῇ βουλῇ κατηγόρουν, [καὶ] λέγοντες ὅτι ὑμεῖς, εἰ ὡς μάλιστα αὐτοὺς ἀδικεῖν ἡγεῖσθε, οὐδὲν ἧττον καὶ τοὺς περὶ τούτων λόγους ποιουμένους συκοφαντεῖν νομίζετε. ὅθεν οὖν ἠνάγκασμαι κατηγορεῖν αὐτῶν, περὶ τούτων πρῶτον εἰπεῖν βούλομαι.
“Molti si sono avvicinati a me, o giudici, meravigliandosi che io stessi accusando i mercanti di grano in consiglio e dicendo che voi, se considerate ingiustamente di trattarli come i più colpevoli, pensate che coloro che fanno discorsi su questi argomenti siano altrettanto calunniatori. Pertanto, mi vedo costretto a parlare in loro accusa e desidero iniziare discutendo questi punti”
[2] Ἐπειδὴ γὰρ οἱ πρυτάνεις ἀπέδοσαν εἰς τὴν βουλὴν περὶ αὐτῶν, οὕτως ὠργίσθησαν αὐτοῖς, ὥστε ἔλεγόν τινες τῶν ῥητόρων ὡς ἀκρίτους αὐτοὺς χρὴ τοῖς ἕνδεκα παραδοῦναι θανάτῳ ζημιῶσαι. ἡγούμενος δὲ ἐγὼ δεινὸν εἶναι τοιαῦτα ἐθίζεσθαι ποιεῖν τὴν βουλήν, ἀναστὰς εἶπον ὅτι μοι δοκοίη κρίνειν τοὺς σιτοπώλας κατὰ τὸν νόμον, νομίζων, εἰ μέν εἰσιν ἄξια θανάτου εἰργασμένοι, ὑμᾶς οὐδὲν ἧττον ἡμῶν γνώσεσθαι τὰ δίκαια, εἰ δὲ μηδὲν ἀδικοῦσιν, οὐ δεῖν αὐτοὺς [3] ἀκρίτους ἀπολωλέναι. πεισθείσης δὲ τῆς βουλῆς ταῦτα, διαβάλλειν ἐπεχείρουν με λέγοντες ὡς ἐγὼ σωτηρίας ἕνεκα τῆς τῶν σιτοπωλῶν τοὺς λόγους τούτους ἐποιούμην. πρὸς μὲν οὖν τὴν βουλήν, ὅτ’ ἦν αὐτοῖς ἡ κρίσις, ἔργῳ ἀπελογησάμην· τῶν γὰρ ἄλλων ἡσυχίαν ἀγόντων ἀναστὰς αὐτῶν κατηγόρουν, καὶ πᾶσι φανερὸν ἐποίησα ὅτι οὐχ ὑπὲρ τούτων ἔλεγον, ἀλλὰ τοῖς νόμοις τοῖς κειμένοις ἐβοήθουν. [4] ἠρξάμην μὲν οὖν τούτων ἕνεκα, δεδιὼς τὰς αἰτίας· αἰσχρὸν δ’ ἡγοῦμαι πρότερον παύσασθαι, πρὶν ἂν ὑμεῖς περὶ αὐτῶν ὅ τι ἂν βούλησθε ψηφίσησθε.
Infatti dopo che i pritani hanno riportato la loro causa alla Bulé, si adirarono con loro a tal punto che alcuni degli oratori dicevano che bisognava consegnarli agli Undici per condannarli a morte senza processo. Io però, pensando fosse pericoloso che la Bulé si abituasse a fare cose del genere, alzatomi dissi che mi pareva opportuno giudicare i mercanti di grano secondo la legge, ritenendo che, se avessero compiuto azioni degne della morte, voi non meno di noi avreste giudicato giustamente, se invece non compivano nulla di ingiusto, non bisognava che perissero senza processo. 3 Convintasi su questo la Bulé, tentavano di calunniarmi dicendo che io parlavo così per la salvezza dei mercanti di grano. Pertanto, quando ci fu per loro il giudizio, mi difesi davanti alla Bulé con i fatti; mentre infatti gli altri se ne stavano tranquilli, alzatomi li accusavo e resi evidente a tutti che non parlavo in difesa di costoro, ma venivo in aiuto alle leggi vigenti. 4. Cominciai quindi per questi motivi, temendo le cause; stimo vergognoso desistere prima che voi decidiate su di essi quello che volete.
5) Καὶ πρῶτον μὲν ἀνάβητε. εἰπὲ σὺ ἐμοί, μέτοικος εἶ; Ναί. Μετοικεῖς δὲ πότερον ὡς πεισόμενος τοῖς νόμοις τοῖς τῆς πόλεως, ἢ ὡς ποιήσων ὅ τι ἂν βούλῃ; Ὡς πεισόμενος. Ἄλλο τι οὖν ἢ ἀξιοῖς ἀποθανεῖν, εἴ τι πεποίηκας παρὰ τοὺς νόμους, ἐφ’ οἷς θάνατος ἡ ζημία; Ἔγωγε. Ἀπόκριναι δή μοι, εἰ ὁμολογεῖς πλείω σῖτον συμπρίασθαι πεντήκοντα φορμῶν, ὧν ὁ νόμος ἐξεῖναι κελεύει. Ἐγὼ τῶν ἀρχόντων κελευόντων συνεπριάμην.
“E innanzitutto salite. Dimmi, tu sei un forestiero? “Sì”. Sei un forestiero perché obbedisci alle leggi della città o perché fai ciò che vuoi? “Obbedisco alle leggi”. Quindi pensi che meriti la morte se hai fatto qualcosa contraria alle leggi, per le quali la pena è la morte? Sì, penso così. Rispondi dunque, se ammetti di aver contrabbandato più di cinquanta misure di grano, il che è vietato dalla legge. L’ho contrabbandato su ordine dei governanti.”
[6] Ἐὰν μὲν τοίνυν ἀποδείξῃ, ὦ ἄνδρες δικασταί, ὡς ἔστι νόμος ὃς κελεύει τοὺς σιτοπώλας συνωνεῖσθαι τὸν σῖτον, ἐὰν οἱ ἄρχοντες κελεύωσιν, ἀποψηφίσασθε· εἰ δὲ μή, δίκαιον ὑμᾶς καταψηφίσασθαι. ἡμεῖς γὰρ ὑμῖν παρεσχόμεθα τὸν νόμον, ὃς ἀπαγορεύει μηδένα τῶν ἐν τῇ πόλει πλείω σῖτον πεντήκοντα φορμῶν συνωνεῖσθαι.
“Se quindi dimostrasse, o giudici, che esiste una legge che ordina ai fornai di fare incetta di grano, se i governanti lo richiedono, votate per l’assoluzione; altrimenti, sarebbe giusto votare per la condanna. Infatti, noi vi abbiamo presentato la legge che vieta a chiunque nella città di unire più di cinquanta misure di grano.”…
Questi sono i primi 6 capitoli tradotti dell’orazione ” Contro i mercanti di grano ” di Lisia.
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