In questo articolo voglio spiegarvi come tradurre una versione di greco.
Come sapete in greco l’ordine delle parole non è importante come in italiano. Infatti in greco la funzione logica viene espressa grazie all’articolo e alla desinenza
Preparazione per studenti liceali ed universitari
In questo articolo voglio spiegarvi come tradurre una versione di greco.
Come sapete in greco l’ordine delle parole non è importante come in italiano. Infatti in greco la funzione logica viene espressa grazie all’articolo e alla desinenza
Nella prima parte dell’articolo intitolato ” Come vivere una buona vita cristiana” ho iniziato l’esposizione della dottrina ascetico – mistica, oggetto di studio della Teologia Mistica. In questo articolo voglio continuare a trattare delle grandi questioni della vita cristiana. Come ho già scritto nell’articolo precedente dal titolo ” Come vivere una buona vita cristiana ” occorre sviluppare le grandi questioni della nostra fede.
Come si sviluppa la Teologia della perfezione cristiana.
A) Il nome
Non c’è uniformità di criterio tra gli autori per designare con un nome comune la scienza della perfezione cristiana. Alcuni parlano di vita interiore; altri, di vita spirituale, o vita soprannaturale; altri, di Teologia spirituale, o di Teologia spirituale ascetica e mistica; altri, infine, di Perfezione e Contemplazione.
L’esame di Istituzioni di Diritto Privato o, come si suol dire “diritto privato”,è uno dei Pilastri del Settore Giuridico. Il diritto privato è considerato l’esame più difficile da sostenere a causa della vastità degli argomenti che ne costituiscono il programma.
Il diritto privato regola i rapporti intersoggettivi tra i singoli consociati, in relazione alla sfera patrimoniale ma anche personale e familiare.
In questo articolo voglio spiegarvi come tradurre una versione di latino apparentemente difficile. Il metodo che ho sempre usato è quello della costruzione.
Come sapete in latino l’ordine delle parole non è importante come in italiano e può variare con molta libertà.
Le ragioni di ciò sono da ricercare nel fatto che, mentre in italiano la posizione di un vocabolo spesso indica la sua funzione logica, sia in latino che in greco la funzione logica viene espressa grazie alla desinenza.
La complessità dell’argomento richiede la trattazione in diverse parti.
Che cos’è la Bibbia? La risposta è semplice: è un libro, anzi il libro che tutti hanno nelle proprie case. Tuttavia la risposta alla domanda “Che cos’è la Bibbia”non è poi così semplice come potrebbe apparire. Quando chiedo a qualcuno: che cos’è la Bibbia, ascolto svariate risposte ma difficilmente ricevo quella ‘giusta’ .
Allora ho pensato di chiarire che cosa è la Bibbia, perchè è un libro tanto noto, tanto letto ma paradossalmente poco conosciuto.
In questo articolo voglio spiegarvi come tradurre una versione di greco.
Come sapete in greco l’ordine delle parole non è importante come in italiano. Infatti in greco la funzione logica viene espressa grazie all’articolo e alla desinenza
Come tradurre allora? Semplice, imparare a ” costruire la frase” .
Dietro le insistenze che mi sono giunte dagli ambienti più diversi, mi sono accinto a pubblicare i miei appunti di Teologia Fondamentale, dividendoli in due parti:
San Giovanni Paolo II nella famosa Lettera Enciclica ” Fides et Ratio ” al n. 67 così definisce la Teologia Fondamentale: ” La teologia fondamentale, per il suo carattere proprio di disciplina che ha il compito di rendere ragione della fede (cfr 1 Pt 3, 15), dovrà farsi carico di giustificare ed esplicitare la relazione tra la fede e la riflessione filosofica. ( … ) Già il Concilio Vaticano I aveva richiamato l’attenzione sul fatto che esistono verità conoscibili naturalmente, e quindi filosoficamente.
Testo Latino
Quaero mehercules iamdudum, Serene, ipse tacitus, cui talem affectum animi similem putem, nec ulli propius admoverim exemplo quam eorum qui, ex longa et gravi valetudine expliciti, motiunculis levibusque interim offensis perstringuntur et, cum reliquias effugerunt, suspicionibus tamen inquietantur medicisque iam sani manum porrigunt et omnem calorem corporis sui calumniantur. Horum, Serene, non parum sanum est corpus, sed sanitati parum assuevit, sicut est quidam tremor etiam tranquilli maris motusque, cum ex tempestate requievit. Opus est itaque non illis durioribus, quae iam transcucurrimus, ut alicubi obstes tibi, alicubi irascaris, alicubi instes gravis, sed illo quod ultimum venit, ut fidem tibi habeas et recta ire te via credas, nihil avocatus transuersis multorum vestigiis passim discurrentium, quorundam circa ipsam errantium viam. Quod desideras autem magnum et summum est deoque vicinum, non concuti.
In questo articolo voglio spiegarvi come tradurre una versione di greco apparentemente difficile. Il metodo che ho sempre usato è quello della costruzione.
Come sapete sia in greco che in latino l’ordine delle parole non è importante come in italiano e può variare con molta libertà.
Le ragioni di ciò sono da ricercare nel fatto che, mentre in italiano la posizione di un vocabolo spesso indica la sua funzione logica, sia in latino che in greco la funzione logica viene espressa grazie alla desinenza.
Come tradurre allora? Semplice, imparare a ” costruire la frase” secondo alcuni criteri:
Adesso traduciamo la teoria in pratica. Ho scelto una versione di Senofonte.
In questa versione di greco, tratta dall‘Economico di Senofonte, il celebre autore greco spiega come si educano all’obbedienza animali, uomini e schiavi.
Le parole della versione di greco di Senofonte sono costruite secondo la traduzione in italiano.
Ad es.” τὰ μὲν ἄλλα ζῷα μανθάνουσιν τὸ πείθεσθαι … gli altri animali imparano a obbedire ….”
In questo avvincente articolo di Letteratura latina vi racconto un pò di storia dei nostri antenati: i Latini che insieme agli Achei sono quelle popolazioni da cui discendiamo.
Le origini della cultura latina sono la vera e propria culla della nostra civiltà.
Dove ha le sue origini questa civiltà latina, la ricca cultura storica, filosofica, artistica, letteraria, propria dei popoli latini e greci dai quali discendiamo? Ancora oggi nel nostro DNA sono presenti i ” geni” di quei giganti della cultura che hanno diffuso ovunque la civiltà.
Nella penisola limitata dalle Alpi e circondata dal mare i romani e i popoli a loro affini occupavano all’inizio del periodo arcaico (che va dall’VIII al V secolo a. C) una piccola parte centrale, denominata Latium vetus, delimitata a nord dalla valle inferiore del Tevere e a sud dai colli Albani.
Si trattava di una costellazione di popoli tutti appartenenti alla stirpe indoeuropea dei latini, giunti nella Penisola nel II millennio a. C. Tra i vari gruppi, che ben presto dovettero entrare in collisione per ottenere la supremazia, prevalsero gli abitanti di Roma.
Ottenuta la supremazia territoriale su Lazio, i romani non si fermarono ma continuarono incessantemente a espandersi. In questo processo si trovarono, in tempi diversi, a convivere e a scontrarsi con genti di altra stirpe: gli etruschi (popolo non indoeuropeo), che avevano sviluppato una grande civiltà in Toscana e si erano estesi anche al di fuori di questa regione, dominando per un certo periodo Roma stessa; i galli che erano nella pianura Padana; i greci– che occupavano gran parte della Sicilia e delle zone costiere del Sud della Penisola – e numerose popolazioni italiche dislocate nelle zone interne.